Da: “Nostalgia di Dio”

 

 

Un giorno di primavera

 

Fra Luigi rimaneva così colpito dalla parola del Signore, così affascinato dal suo sguardo che voleva che anche gli altri lo conoscessero e lo amassero.

Sapeva che l'unica strada da percorre­re sulla terra è quella del Signore e non ve n'è altra, perciò ogni suo pensiero era rivolto a Lui, in ogni sua lettera ai familiari presentava e faceva conoscere Gesù, perchè anche loro lo amassero e non si perdessero in mille illusioni. Non c'era parola che non portasse il segno di Gesù, non c'era suggerimento che non venisse da Lui. Io “voglio farmi santo”. Questo era il pensiero che teneva nascosto, come tesoro prezioso nel suo cuore, che lo taceva sposo di Cristo e lo accostava con gioia a quella sorgente d’Amore, alla quale voleva che attinges­sero tutte le anime. Ecco perchè alle sue sorelle non face­va che dire: “Guardate a Gesù, amate Lui solo, così non perirete, lasciatevi prendere dal suo amore, Egli farà rifiorire il vostro spirito e segnerà un tracciato luminoso che vi condurrò in cielo".

  Egli era un saggio consigliere, un maestro di spiritualità, per quanti bramavano incontrarsi con Cristo, entrare nel recinto del Padre e far parte del Suo regno.

  Ti ringrazio, Signore, per il dono che ci hai fatto di Fra Luigi, per questa scia di purezza e di santità che si è diffusa per il mondo ed è rimasta in mezzo a noi.

Grazie, Signore, per i sentimenti di bontà e di amore che hai messo nel suo cuore. Grazie per la preghiera che hai suscitato nella sua anima, perchè fosse preghiera per tutti noi.

Era un bel giorno di primavera, Fra Luigi aveva il cuore triste e la mente stanca, non sapeva che fare, avvertiva i primi sintomi di una malattia che lo avrebbe portato alla morte, ma non si tirava indietro, pregava il buon Gesù perchè lo assistesse, lo facesse guarire, e così poter realizzare il sogno di lavorare nella vigna del Signore ancora per lungo tempo.Era un bel giorno di primavera e il giardino si ammantava di gelsomini profumate, di viole appena spuntate e di rose rosse che rendevano la natura ancora più bella.Il nostro fraticello aveva gli occhi rivolti al crocifisso e il suo sguardo si posava sul fiore di Gesù; Quel costato sanguinante faceva dimenticare ogni sofferenza, ogni suo affanno, ed egli pareva pregasse così: Signore, nulla mi vita, nulla è mio, tutto è tuo, sono ancora giovane, eppure sto così male... ma voglio continuare a lottare. Voglio vivere per lodare e benedire ancora il tuo santo nome, ho fiducia in te, tu sei il mio sostegno e il mio vincastro. Se tu sei con me, chi è contro di me? Signore, sono certo che mi guarirai, ma se lo farai accoglierò la sofferenza con amore, perchè quello che viene da te è una preparazione per il cielo". Il Signore ascoltava la sua preghiera, lo rdava con la tenerezza di Padre mise­ricordioso e non lo lasciava per un istante. Ma egli continuava a portare il peso della sofferenza nel cuore. Solo al padre spirituale confidava i suoi tormenti e le sue angosce, specialmente quelle che lo ano nelle ore notturne. Non faceva ­trapelare i suoi momenti di tribolazion­e di sconforto; si sentiva così piccolo ­invece era così grande agli occhi del Signore...Un bel giorno di primavera, il sole ormai lasciato la terra, i fiori si erano appena appisolati, anche se qualcuno drizzava lo stelo verso l'alto, per godere ancora di quelle fioche luci, che accarezzavano il mondo. Fra Luigi era prostrato dinanzi alla Croce e sentiva il cuore di Gesù battere così forte nella sua anima, che piangeva di gioia.

Cristo veniva a consolarlo, dopo un giorno di amarezza e di dolore, veniva a fargli compagnia per proteggerlo da que­gli assalti che il nemico gli sferrava nel sogno.

La sua anima, quella notte, trionfò e benedisse il Signore, per averle dato forza di riemergere da un mare tempestoso, scacciando la terribile bestia.

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