RnS Giovani

Lettera aperta ad un cattolico tra di noi

 

di Giuseppe Bognanni

   

"Dio mi è testimone dell'affetto che ho per tutti voi". (Fil. 1,8)

Dopo qualche giorno di "attesa" mi sento invitato dallo Spirito Santo a scrivere pubblicamente questa lettera ad un giovane che personalmente (ahimè) non conosco ma che vedo ogni tanto a Margifaraci.

Scrivo con semplicità e sincerità per l'edificazione del nostro movimento e per lo spirito di unità che abbiamo e che sempre dovrebbe distinguerci. Tempo fa ho provato un gran dispiacere vedendo in televisione durante un servizio mandato dal telegiornale locale di RAI 3 un giovane seduto tra la gente ad un convegno-spettacolo avvenuto ad un cinema di Palermo. Il convegno era tenuto da una conosciutissima sensitiva-veggente americana che in diretta parla con i defunti e riferisce cosa vogliono far sapere alle persone presenti in sala facendo da medium e suscitando lo stupore, la curiosità ma anche il dolore e la disperazione di tanta gente sofferente per la perdita di un caro. Forse non dovrei giudicare nessuno, ma mi sento ugualmente spinto a esprimere la delusione nel vedere un cattolico, che viene ai nostri incontri - sempre aperti a tutti - ,  lì in mezzo al pubblico. Credo che sia umano che l'uomo si ponga degli interrogativi sull'aldilà, sul mondo dei morti. Ma ricordo cosa Dio ha detto a noi cristiani:

(Genesi 3,4-5)     (Esodo 22,17)     (Levitico 19,26)  (Levitico 19,31)  (Levitico 20,6)             (Levitico 20,27)    (Numeri 23,23)    (Deuteronomio 13,2-4.6)
 (Deuteronomio 18,10-12.14.20)        (Deuteronomio 32,16-17)          (1 Samuele 28,3) (2 Re 1,16)         (2 Re 17,16-17)          (2 Re 21,6)        (2 Re 23,24)       (Isaia 2,20.22) (Isaia 8,19-20)      (Isaia 57,3.9-10.13)         (Geremia 7,8-11)      (Geremia 14,14-16) (Geremia 23,16.18)        (Geremia 23,25-28.31-35.38-39)      (Geremia 27, 9-10) (Geremia 50,36)             (Ezechiele 13,2-4.6-9.17.19.21.23)    (Naum 3,4)    (Sofonia 10,2)       (Daniele 2,27-28)                   (1 Cronache 10,13-14)    (2 Cronache 33,3.6)    (1 Maccabei 3,48)    (Atti 16,16-19)              (1 Corinzi 10,20-21)    (Efesini 6,10-11.14.16)            (Colossesi 2,8.18-20)  (1 Timoteo 4,1-2.7; 65-6.8)          (2 Pietro 2,1-3.10.12-14.19)       (1 Giovanni 2,18.21-22; 3,7; 4,2-4.6; 5,18)     (Apocalisse 1,2)     (Apocalisse 22,15.18)
 

Dunque noi non siamo uomini liberi, noi apparteniamo a Gesù Cristo.

Ormai non siamo più bambini, soprattutto per quanto riguarda la fede, e quindi non possiamo agire e pensare da bambini, e dobbiamo seguire Gesù Cristo, e ciò che Lui ci dice. 

Per questo invito il fratello a prendere coscienza che chi conosce Cristo non può più agire con superficialità, con banalità tanto meno partecipare ad un convegno di spiritisti o simpatizzanti. Invito il fratello a riflettere e gli chiedo con affetto di accettarmi e volermi bene. Come sentinelle abbiamo il dovere non solo di controllare il gregge, ma di controllarci tra noi, sempre fragili e peccatori.

Con affetto Giuseppe Bognanni.

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