PREGHIERA
DI
LODE
DEL
MERCOLEDI'
POMERIGGIO
05/09/2001
trascritta
da
Giuseppe
Bognanni
Parla
papà
Matteo:
Ci
diamo
l’accoglienza
reciproca,
dopo
due
mesi
di
assenza.
Abbiamo
chiuso
a
Luglio
e ci
ritroviamo
qui
ai
primi
di
Settembre.
In
questi
due
mesi,
abbiamo
fatto
certamente
delle
esperienze
di
preghiera,
ma
sono
state
esperienze
sporadiche.
Siamo
qui
invece,
per
iniziare
il
nuovo
anno,
un
anno
di
Grazia,
2001-2002,
e
vogliamo
accoglierci
gli
uni e
gli
altri
nel
Signore.
Farci
festa,
noi
che
siamo
il
gruppo
privilegiato.
Non
perché
abbiamo
avuto
dei
meriti
particolari,
ma
perché
siamo
stati
chiamati
dal
Signore.
Ci
rimettiamo
in
preghiera,
non
una
preghiera
che
sia
di
uso,
cioè
di
rito,
una
preghiera
che
è
una
bella
usanza,
se
continuiamo
così
ad
avere
una
bella
usanza.
La
preghiera
è la
vita
nostra,
i
nostri
gruppi
sono
gruppi
di
preghiera.
Però
se la
preghiera
non
trasforma
la
vita,
non
trasforma
noi e
non
trasforma
l'ambiente
in
cui
noi
viviamo,
quella
preghiera
non
può
dirsi
che
sia
opera
dello
Spirito.
Noi
attendiamo
dal
Signore
di
vedere
questa
doppia
azione
dello
Spirito
e
l'azione
dello
Spirito
sul
gruppo
che
prega,e
cioè
il
gruppo
viene
trasformato
in
gruppo
di
oranti,
di
sentinelle,
di
intercessori,
di
adoratori.
E
il
gruppo
di
intercessori
e di
adoratori,
di
sentinelle
trasforma
l'ambiente
in
cui
vive.
Trasforma
qui
questo
luogo.
Trasforma
la
casa
in
cui
viviamo,
trasforma
la
città
in
cui
viviamo,
noi
crediamo
alla
potenza
della
preghiera.
La
preghiera
che dà
la
vita.
Per
questo
Gesù
ci
diceva
di
pregare
e di
pregare
sempre,
senza
mai
stancarsi.
La
preghiera
che
inizia
dall'intimo
del
cuore
e poi
s'espande
al di
fuori.
Però
può
darsi
che
noi
non
siamo
entrati
nel
santuario
del
cuore,dove
c'è
il
Signore
che
c'attende,
dove
c'è
il
Padre
che
c'attende.
Ci
disperdiamo
facilmente
in
mille
cose
della
vita,negli
affari
della
vita
e poi
perdiamo
l'abitudine
di
pregare.
Come
qualcosa
di
aggiunto,
questo
è
sbagliato.
Perché
tutto
ha
inizio
dalla
preghiera
interiore,
e
allora
chiediamo
oggi
al
Signore
di
rientrare
dalla
nostre
vacanze,
di
rientrare
dalle
nostre
dissipazioni,
di
rientrare
dalle
nostre
così
perigrazioni,
di
rientrare
nel
santuario,
nel
Santuario
interiore,
ed è
il
santuario
il
luogo
della
preghiera
comunitaria.
In
modo
da
elevare
al
Signore
la
lode.
La
lode
che
mentre
dà
lode
a Lui
trasforma
noi,
trasforma
gli
altri.
Dà
la
vita
perché
la
preghiera
è la
vita.
Allora
cari
fratelli
e
sorelle
accogliamoci
come
Cristo
vuole
che
ci
accogliamo.
Accogliamoci
di
uni
gli
altri.
Proprio
all’inizio
della
preghiera,
riconosciamoci
come
oranti,
come
appartenenti
a
questo
gruppo
che
il
Signore
ha
voluto.
Noi
non
siamo
i
frequentanti
di
questo
gruppo,
ne
parleremo
meglio,
ma
siamo
gli
appartenenti
a
questo
gruppo,
gli
appartenenti
a
questa
famiglia.
Perché
ci
sono
di
quelli
che
frequentano
ma
non
appartengono.
Si
sentono
liberi
non
vogliono
appartenere.
Vogliono
frequentare,
per
godere
gli
agi
che
offre
la
preghiera,
per
gustare
l’esperienze
ma
non
vogliono
gli
oneri
dell'appartenenza,
i
doveri
dell’appartenenza,
cioè
sentirsi
parte
di un
corpo
e
cercarsi
perciò
gli
uni
gli
altri
per
la
Gloria
di
Dio.
Accogliamoci
allora
gli
uni
gli
altri
come
appartenenti
a
questo
gruppo,
riconosciamoci
fratelli
tra
di
noi e
diamoci
il
benvenuto
nella
casa
del
Signore.
Nel
santuario
che
Signore
ha
preparato
per
noi
qui
in
questo
luogo.
Benediciamo
il
Signore
tutti
insieme,
ad
inizio
di
quest'anno,
chiedendo
al
Signore
che
ci
parli,
chiedendo
al
Signore
che
ci
dia
la
via,
la
luce
nella
via e
possiamo
camminare
sotto
il
suo
sguardo,
e con
l'itinerario
che
Lui
ha
assegnato
verso
l'obiettivo
che
Lui
stesso
conosce
e che
certamente
è
anche
la
nostra
santificazione,
e la
conversione
degli
altri
e la
Gloria
sua.
Allora
ci
mettiamo
in
piedi,
facciamo
un
atto
di
accoglienza
gli
uni
verso
gli
altri
riconoscendoci
fratelli
e
sorelle
tra
di
noi
Canto
Deuteronomio
7:7
Il
Signore
si è
legato
a voi
e vi
ha
scelti,
non
perché
siete
più
numerosi
di
tutti
gli
altri
popoli
-
siete
infatti
il più
piccolo
di
tutti
i
popoli
-,
Deuteronomio
7:8
ma
perché
il
Signore
vi
ama e
perché
ha
voluto
mantenere
il
giuramento
fatto
ai
vostri
padri,
il
Signore
vi ha
fatti
uscire
con
mano
potente
e vi
ha
riscattati
liberandovi
dalla
condizione
servile,
dalla
mano
del
faraone,
re di
Egitto.
Deuteronomio
7:9
Riconoscete
dunque
che
il
Signore
vostro
Dio
è
Dio,
il
Dio
fedele,
che
mantiene
la
sua
alleanza
e
benevolenza
per
mille
generazioni,
con
coloro
che
l'amano
e
osservano
i
suoi
comandamenti;
Deuteronomio
7:10
ma
ripaga
nella
loro
persona
coloro
che
lo
odiano,
facendoli
perire;
non
concede
una
dilazione
a chi
lo
odia,
ma
nella
sua
stessa
persona
lo
ripaga.
Parla
papà
Matteo:
è
molto
più
importante
quello
che
Dio
ci
dice
che
quello
che
noi
diciamo
a
Lui.
Anzi
la
vera
preghiera
è
l'ascolto.
Dio
ha
parlato
e
quando
c'è
una
parola
del
Signore
quella
parola
penetra.
Signore
tu ci
hai
detto
crescete
come
una
pianta
lungo
un
corso
d’acqua.
Attingete
da
questo
corso
d’acqua
la
linfa
per
diventare
una
pianta
sempre
verde.
L’acqua
sei
tu
Signore
e
questa
acqua
è la
preghiera
che
sgorga
da
Te.
Ti
chiediamo
Signore
di
far
nostra
questa
tua
parola.
Noi
vogliamo
crescere
come
piante
che
affondano
le
radici
nell’acqua
e che
fioriscono,
noi
vogliamo
essere
come
una
piantagione
nella
vigna
del
Signore.
Lode
e
gloria
a te
Signore.
Signore
donaci
il
dono
della
preghiera
canto
Papà
Matteo:
in
una
alleanza
ci
sono
due
che
stringono
un
patto,ci
sei
Tu
che
stringi
un
patto
di
Amore,
di
protezione
per
noi,
ma tu
vuoi
che
noi
una
volta
rimosso
il
peccato
ti
riconosciamo
ti
adoriamo.
Signore
rimuovi
da
noi
il
peccato,
rimuovi
da
noi
ciò
che
ostacola
il
rapporto
vivo
con
te
perché
noi
possiamo
conoscerti
e
amarti,
servirti
come
conviene
a Te
l'alleanza
assicurata
con
Cristo
Gesù
questo
gesto
perché
ci
hai
chiamati
ad
essere
il
tuo
popolo.
Un
alleanza
che
non
verrà
mai
meno
perché
è
l'alleanza
eterna
grazie,
Signore
Gesù.
papà
Matteo
Signore
quest'anno
noi
iniziamo
un
cammino,un
cammino
nuovo
perché
e
sempre
nuovo
il
cammino
che
Tu
stabilisci
per
noi
nel
deserto
di
questa
vita.
Vogliamo
camminare
però
alla
luce
della
tua
Parola.
E’
la
tua
Parola
che
deve
guidare
sicuri
che
tu
c'accompagnerai,
che
sei
Tu
sempre
con
noi
dovunque
noi
indirizziamo
i
nostri
passi.
Sei
Tu
che
segnerai
le
tappe
del
cammino
come
facesti
con
il
popolo
di
Israele
nel
deserto.
Sei
tu
che
illumini
la
nostra
notte.
Signore
ti
chiediamo
che
la
tua
Parola
ci
guidi
in
questo
cammino,
in
modo
che
non
andiamo
a
destra
e a
sinistra,non
seguiamo
altro
indirizzi
se
non
la
tua
Parola.
Guidaci
Signore
facci
amare
la
tua
Parola.
Dacci
l’ascolto
amoroso
della
tua
Parola,
perché
noi
possiamo
camminare
bene
nel
corso
di
quest'anno
e
compiere
quel
progetto
che
tu
hai
stabilito
per
noi.
Non
dobbiamo
camminare
su
doppie
strade
ma
sulla
strada
che
Lui
indicherà.
E’
la
strada
santa,
e per
questa
strada
che
dobbiamo
camminare
guardando
sempre
a
Lui,
ascoltando
la
sua
voce,
e non
andare
ne ha
destra
e
sinistra
e
soprattutto
di
non
storpiarci
il
piede
lungo
il
cammino.
Lode
e
Gloria
a Te
Signore.
Papà
Matteo:
grazie
Signore
di
questa
Parola.
Vogliamo
camminare
per
la
tua
strada
e
vogliamo
essere
fedeli
all’alleanza
che
Tu
hai
stretto
con
noi.Tu
non
mancherai
mai
di
istruirci
e di
guidarci
fa
che
anche
noi
non
manchiamo
nell'ascoltare
la
tua
Parola,
e nel
servirti
giorno
dopo
giorno.
Lode
e
Gloria
a Te
Signore.
Canto
381
Predica
durante
la
Messa
del
mercoledì
pomeriggio
5.09.01
Il
saluto
di
Paolo
alla
Chiesa
di
Colosi,
sulla
prima
lettura,
e voi
santi
che
siete
qui
alla
Noce,
il
mio
saluto.
Santi
per
vocazione
ma
santi
perché
siano
impegnati
a
realizzare
la
nostra
vocazione.
Siamo
santi
e a
voi
cari
santi
della
Noce
il
mio
saluto,
che
Grazia
fa a
voi
pace
da
Dio
padre
nostro.
Con
il
saluto
voglio
rendere
Grazia
al
Signore
della
vostra
fede,
che
avete
manifestato
in
tante
occasioni,
per
la
carità
che
usate
verso
gli
altri
soprattutto
verso
i
bisognosi,
gli
ammalati
e
soprattutto
per
la
speranza
che
avete.
Perché
la
speranza
è la
leva
della
nostra
vita.
Dopo
questo
saluto,
vi
esorto
caldamente
a
benedire
il
Signore
e a
guardare
Gesù,
guardare
Gesù
che
opera
come
nelle
lettura
di
Vangelo.
Innanzitutto
noi
dobbiamo
essere
uomini
di
preghiera
come
era
Gesù,
il
quale
dopo
una
giornata
di
lavoro
va
sulla
montagna
vicina
e si
mette
a
pregare,
e lo
sorprendono
in
preghiera
e gli
dicono
Maestro
resta
con
noi,
ed
egli
no,
devo
continuare
il
mio
viaggio
perché
sono
mandato
da
Dio
padre
ad
evangelizzare
le
città
di
Israele.
Gesù
trovava
nella
preghiera
la
sua
forza,
la
sua
vita.
Si
intratteneva
con
suo
Padre
e
prendeva
da
Lui
forza
ogni
giorno,
per
continuare
la
sua
missione.
Anche
noi
dobbiamo
essere
uomini
di
preghiera
come
abbiamo
così
detto
in
preghiera.
Dobbiamo
essere
come
dice
il
salmo
responsoriale:”Io
sono
come
olivo
verdeggiante
nella
casa
di
Dio”.
Dobbiamo
essere
come
olivi
verdeggianti,
in
questo
tempo,
già
nei
nostri
alberi
ci
sono
le
olive,
olive
verdeggianti,
sono
frutto
di
tanti
mesi,
e già
si
comincia
ad
raccogliere
l'ulivo,
si
comincia
già
a
spremere
il
primo
olio
in
alcune
parti
della
nostra
isola.
Dobbiamo
essere
come
olivi
verdeggianti
nella
casa
del
Signore
che
sono
sempre
verdi,
non
perdono
mai
le
foglie
ed
danno
sempre
il
loro
frutto,
il
loro
olio
che
è
per
le
lampade
accese
risplende
davanti
al
Signore.
l'olio
che
condisce
la
nostra
mensa,
l’olio
che
serve
per
consacrare,
l’olio
che
serve
per
guarire.
Così
molteplice
deve
essere
la
nostra
missione,
come
quella
di
Gesù.
Gesù
era
veramente
come
ulivo
verdeggiante,
egli
portò
la
speranza
nel
cuore,
con
la
sua
predicazione.
Egli
ungeva
gli
ammalati,
li
guariva,
egli
portava
a
tutti
la
pace,
la
gioia,
la
salvezza,
egli
intimava
ai
demoni
di
andarsene
lontano
di
non
turbare
la
via
ai
figli
di
Dio.
ed
così
dobbiamo
essere
anche
noi,
olivi
verdeggianti
nella
preghiera
e
sempre
pronti
nella
carità,
sempre
pronti
a
camminare
nelle
strade
del
mondo,
per
annunciare
la
buona
novella
e per
annunciare
agli
ammalati
e
sofferenti,
per
fare
del
bene,
come
mandati
dal
Signore.
Il
mandato
che
Gesù
ricevette
dal
Padre
è
stato
comunicato
a
noi.
E il
medesimo
Spirito
di
Gesù
è
disceso
in
noi
perché
noi
possiamo
continuare
ognuno
per
la
nostra
parte,
la
missione
di
Gesù.
Qui
il
Salmo
dice
che
siamo
olivi
verdeggianti,
e
il
canto
del
Vangelo
ci
dice:
lo
Spirito
del
Signore
è su
di me
mi
portato
a
mandare
il
lieto
annuncio
ai
poveri”.
Anche
noi
abbiamo
ricevuto
lo
Spirito,
dobbiamo
essere
come
olivi
verdeggianti
nella
preghiera
ma
dobbiamo
camminare
portare
il
lieto
annuncio
ai
poveri,
ai
poveri
della
Terra,
dire
a
tutti
che
c’è
il
Signore,
portare
agli
ammalati
il
nostro
conforto,
e
dire
a
tutti
che
c'è
sempre
speranza
in
Colui
che
ci ha
creati
ci ha
redenti
ci ha
santificato.
Questa
è la
nostra
missione,
impariamo
nella
preghiera
ad
immergerci
nello
Spirito,
a
bere
lo
Spirito
di
Gesù
per
potere
pregare
come
Gesù,
per
poter
operare
come
Gesù.
Amen
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