Da: “Signore non nascondermi il tuo volto”

 

 

Il cuore è la mia dimora

 

Palermo 8 Ottobre 1992, ore 12.10

 

Sentimi, figlio mio lascia che Io venga a riempirti della mia grazia, non chiudere il tuo cuore. Da qualche tempo cerco inutilmente di richiamarti alla vita vera. Sei tutto preso dalle tue cose dai tuoi successi personali; hai dimenticato che ti ho chiamato a nuova vita? Sai che ho bisogno di te e mi tieni lontano dalle preghiere. Certo, non posso dire che non preghi, ma pregano le tue labbra non il tuo cuore. Io amo i cuori, le preghiere devono venire dal cuore perché così solo l'anima può gioire e liberarsi dalle catene del peccato. Separerò l'anima dal tuo cuore così potrai capire in quanta sofferenza vive l'anima quando non è difesa dal cuore. Il cuore è la mia dimora, ho costituito il mio regno nel cuore della speranza.                      Mi sono messo al tuo fianco per guidarti in questo cammino difficile dell'annuncio della parola. Se saprai trasmettere il mio amore ai giovani essi correranno veloci ad adorarmi nel tabernacolo, ma se parlerai solo per esaltare la tua parola e non la mia verità pochi verranno a chiedermi perdono. Sapessi come ho bisogno dei miei giovani! Conducili a me ed Io ti preparerò una grande ricompensa nei cieli. In questi giorni ti sto provando, le tue sofferenze non sono altro che delle prove. Se vuoi camminare con me devi abituarti al peso della croce. Io posso offrirti su questa terra solo poche gioie e tanto dolore se voi per dolore intendete essere ammalati, poveri, abbandonati. Le mie poche gioie però hanno il potere di trasformare di cambiare in un cuore nuovo il cuore del peccato e della perdizione. Verranno giorni in cui sarò così vivo e presente nella tua anima che scoppierai quasi di gioia eppure non potrai mai afferrarmi. Io sfuggirò alla tua vista perché potresti insuperbirti troppo e rischiare di rovinarti. Mi celerò a te non alla tua anima, essa sarà gioiosa e non temerà più nulla ma tu avrai tanta paura da volere abbandonare tutto anche se la tua anima è piena di Spirito Santo e canta e loda l'amore del Padre. Io però non abbandonerò la tua mente cercherò sempre di rasserenarla e di liberarla dai lacci della morte.

 

Tornate a me, anime mie

 

Palermo 10 Settembre 1992, ore 20:30

 Affina il tuo spirito, figliolo, alimenta la tua anima della parola della speranza, ciba il tuo cuore della mia perseveranza e non dubitare più. Io ho messo dentro dite il fuoco della misericordia. I tempi s'aprono a nuovi orizzonti, ma l'uomo piange i suoi misfatti, ha osato unirsi alla bestia, ha ucciso l'anima che gli avevo donato e preparato con tanta cura, ha ferito a morte tanti fratelli che non si possono più contare. La vita ha preso il posto della morte e la morte ha prevaricato la vita. Perciò queste mie parole vogliono essere un monito per tutti, perché apra no gli orecchi al nuovo grido che viene dal Padre. Tornate a Me, anime mie, facciamo una grande festa, ho aperto la mia casa, aspetto soltanto che vi prostriate ai miei piedi e la mia misericordia non conoscerà fine. Tornate all'ovile, attendo ognuna di voi per andare al pascolo della vita e cantare un inno all'amore.

 

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