La scuola di Dio e quella del mondo
di Luigi Ricotta

Un Gioiello nascosto: La Fraternità "Gesù Liberatore" a servizio del RnS
di padre Matteo La Grua

Risorgeremo con Cristo
di Salvatore Li Bassi

XXII Convocazione Nazionale RnS

L'angolo delle testimonianze

Suor Maria Goretti a padre Matteo

Purezza del mio Dio
da Suor Maria Goretti


LA SCUOLA DI DIO E QUELLA DEL MONDO


Ho letto, con meraviglia e sgomento, la notizia che all'ITI "Volta" di Palermo è stato installato un distributore di profilattici allo scopo, si dice, di educare i giovani a prevenire l'aids.
Mi chiedo se, stimolando (indirettamente) adolescenti dai 14 ai 18 anni ai rapporti sessuati precoci, offrendo loro a portata di mano, proprio dentro la scuola, profilattici a basso costo, si compie opera di educazione e di prevenzione.
Si parla oggi tanto di educazione sessuale nelle scuole, che in genere non è altro che uno stimolante aiuto a come praticare impunemente il sesso a qualsiasi età, prima del matrimonio e fuori dal matrimonio.
Si dimentica che la
vera educazione sessuale, la più sicura sotto il profilo sanitario, sociale e morale, è quella che ci ha insegnata il nostro Creatore nel sesto comandamento: non commettere atti impuri  e nel nono; non desiderare la donna d'altri.
Quali sono gli atti impuri?
Sono la masturbazione, i rapporti sessuali prematrimoniali, i rapporti extra-coniugali (fornicazione, convivenza, adulterio), la pornografia, la prostituzione, lo stupro, l'incesto, i rapporti contro natura (di qualsiasi genere), l'abuso sui minori.
Abituarsi a
non desiderare la donna d'altri (o l'uomo di altri) distogliendo il pensiero da ciò che non è moralmente lecito aiuta ad eliminare in partenza il pericolo di compiere l'atto, allo stesso modo in cui il desiderio di non rubare aiuta a non rubare. E' l'acquisizione di un'abitudine mentale, un esercizio di volontà: E' cosa non buona, non la devo fare ! …
Il Vecchio Testamento è pieno di riferimenti a ciò che non è moralmente lecito in campo sessuale. Gesù non solo non ha attenuato quegli antichi precetti, ma ne ha dato un'interpretazione più rigorosa e radicale: "Avete inteso che fu detto:
Non commettere adulterio; ma io vi dico; chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te:
conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna" (Matteo 5,
27- 30)
Gesù si serve di esempi paradossali non certo per indurci a rimanere senza occhi e senza mani, ma per dirci che dobbiamo evitare,
con ogni sforzo e sacrificio, di commettere quei peccati che conducono alla rovina l'anima nostra; ma vuole anche impedire che il lassismo e l'infedeltà possano turbare la pace e l'unità della famiglia, che deve essere la forza e il fondamento della società umana.
Il mondo di oggi, ed anche la scuola, purtroppo, fanno poco o nulla perché la sana e perfetta educazione sessuale contenuta nel sesto e nel nono comandamento sia conosciuta, apprezzata e messa in pratica non solo per il suo profondo significato religioso, ma anche per i suoi innegabili e sempre validi risvolti di ordine sanitario, umano e sociale, per una serena ed ordinata convivenza civile.
Da ogni parte si inneggia alla libertà sessuale, che spesso non è altro che libertinaggio, dalle conseguenze imprevedibili, causa di disordine morale, di violenza, di infedeltà, di infelicità personale e familiare. I fatti sono sotto gli occhi di tutti malattie come l'aids, ragazze madri, aborti, divorzi, stupri, giovani incapaci di prepararsi seriamente al matrimonio, a cui si arriva sazi e senza entusiasmo, unioni svuotate di vero amore, che al minimo urto si rompono, diminuzione dei matrimoni, raffreddamento della sessualità coniugale, calo delle nascite, figli di divorziati lasciati allo sbaraglio e aperti ad ogni crisi e sbandamento, insicurezze e sensi di colpa di uomini e donne soli.
Sono queste, ed altre ancora, le conseguenze sociali di una visione distorta ed aberrante della sessualità, invocata come fonte di piacere, ma causa di sofferenza e di infelicità per tanti esseri umani...
La purezza giovanile, meravigliosa virtù che fortifica il carattere e prepara ad una sana, gioiosa e duratura vita di coppia, è ormai considerata qualcosa di inutile; la castità di uomini e donne. . . roba di altri tempi !
Ma la scuola non deve farsi complice di una società malata e corruttrice. Le istituzioni educative, quelle vere - non certo il cinema pornografico, le televisioni commerciali e certa stampa, ma almeno le scuole degne di questo nome -, devono educare i giovani non all'appagamento dei piaceri vuoti e passeggeri (che si pagheranno, forse amaramente, per tutta la vita), bensì ai grandi valori sociali e morali, affinché questi giovani, domani, diventino costruttori di un mondo migliore.
Ma un mondo migliore non può prescindere da una rivalutazione del concetto dell'amore e della famiglia.
L'amore non è solo sesso. Ma chi ha preso l'abitudine di bere a tutte le pozzanghere non potrà mai comprendere la meravigliosa limpidezza di un amore coniugale fedele, unico, esclusivo, destinato a durare per sempre e ad essere sorgente di gioia ed àncora di salvezza per i figli nati da quell'amore, base di certezza e di forza per l'umanità.

                                                                                                          Luigi Ricotta




UN GIOIELLO NASCOSTO
La Fraternità "Gesù Liberatore" a servizio del RnS.



Chi vuole incontrare i fratelli e le sorelle di questa Fraternità può venire il pomeriggio di ogni venerdì nella cappella, della Segreteria RnS. (Vicolo Tornabene n. 2), dove essi puntualmente si riuniscono per la preghiera comunitaria e per l'incontro formativo.
Ma che cosa è questa Fraternità?
E' una Comunità del RnS - costituitasi in Associazione, con atto del Notar Francesco Mazzamuto, il 2 Luglio 1992, che fa esperienza di Dio e svolge la sua attività all'ombra del Gruppo locale del RnS presso la Parrocchia S. Cuore alla Noce.
La comunità incarna il carisma del Rinnovamento,da cui è scaturita, ma porta l'impronta francescana, perché vede nella spiritualità cristocentrica e pneumatica di S. Francesco l'espressione più genuina della spiritualità del Rinnovamento come Movimento carismatico.
La Fraternità vive la comunione nella fedeltà al Vangelo, nella sottomissione reciproca, nell'osservanza dei consigli evangelici; secondo i doveri del proprio stato. Vuole così con la propria santificazione, essere seme di vita nuova nello Spirito per il Rinnovamento. La comunità si riunisce una volta alla settimana, il venerdì dalle ore 16 alle 18, per la preghiera davanti a Gesù Sacramentato e l'ascoòlto della Parola, e una volta al mese per il ritiro spirituale.
L'attività esterna della comunità si articola, secondo lo Statuto, nel servizio reso ai sofferenti nel Centro Gesù Liberatore, nella visita a domicilio degli infermi, nella preghiera di intercessione fatta privatamente, secondo un 'ordine stabilito, per le diverse categorie di persone che, tramite il Telefono Ascolto, si rivolgono al Gruppo RnS per i loro bisogni spirituali.
Inoltre, secondo lo Statuto, la Fraternità si rende disponibile per tutti i servizi di ordine economico-amministrativo che le venissero richiesti dal Rinnovamento nello Spirito.
La Fraternità opera nel più assoluto nascondimento. Attualmente ne fanno parte 18 persone, di cui 15 consacrate e 3 aspiranti. La Fraternità non ha particolari strutture. Riconosce per guida il confratello Ninì Giordano e per padre spirituale P. Matteo La Grua.

                                                                                                         
                                                                                                                              P. Matteo La Grua



RISORGEREMO CON CRISTO

In un tempo così votato al male, pieno di ostacoli e di pericoli di ogni genere, in cui è più facile morire che vivere, odiare che amare, tutto sembra dominato dalle vanità, dalle illusioni, dall'egoismo; ma c'è una grande "speranza che non va taciuta: siamo di Cristo e risorgeremo con Cristo. Rimarremo sulla terra il tempo  che il Signore vorrà. Ogni giorno siamo costretti a portare dei pesi, ma se sapremo  portarli sino alla fine dei nostri giorni e sapremo deporli ai piedi della Croce, non soccomberemo, non saremo annientati, ma saremo innalzati con Cristo alla gloria del Padre.
Siamo nel mondo per capire che l'unica vera patria è il cielo, a cui dobbiamo tendere con occhi puri e fede sincera. Tutte le nostre azioni dovranno portare il sigillo della grazia di Dio. Se sapremo guardare al cielo, la terra sarà il nostro Paradiso e la vita un inno di ringraziamento al Signore; tutto ciò che chiederemo ci sarà concesso in abbondanza. Sinora abbiamo vissuto lontano dal Cielo e abbiamo cercato solo il mondo, perciò quando preghiamo non otteniamo. Tu, fratello, forse non credi alle mie parole, forse credi che io stia vaneggiando. Ma tu sei contento di come vivi? Forse che ogni giorno non sei assillato da mille pensieri che ti rodono, ti tormentano e ti angustiano? Forse la tua vita ha un senso se ti leghi sempre più ai piaceri della carne e alle lusinghe della terra? Se non farai spazio dentro di te, se non vi farai abitare Gesù se Lui non sarà il Padrone della tua vita, invano andrai a destra e a sinistra alla ricerca di una meta che non potrai mai raggiungere, perché. Gesù è l'unica Vera meta alla quale tutti dobbiamo tendere. lo ti invito, amico mio, ad alzare gli occhi al Cielo: vedrai la mano di Dio posarsi su dite e la sua luce illuminare la tua anima. Tu potrai vedere le porte del Cielo solo se lo vorrai; il Cielo è la tua patria e la terra il tuo esilio. Tu cerchi la gioia, ma non la trovi, vorresti vivere serenamente e invece sei nell'angustia e nel dolore; cerchi la pace ovunque e non la trovi perché non hai la pace dentro di te. Nessuno può vivere in pace se non è in pace con se stesso. Esamina attentamente il tuo modo di agire, pensa al tuo passato, fermati al presente e guarda al futuro. D'ora in poi vivi secondo le leggi di Dio: conoscerai il suo amore e la sua pace. Quanti  errori, quante colpe da farti perdonare! Se metti ordine dentro dite, se apri la porta a Gesù mentre bussa, le angosce, le paure, le ansie e le malattie svaniranno. Anch'io vivo le tue stesse difficoltà, ma trovo luce e consolazione in Gesù quando prego con cuore sincero. Se la sera guardo dentro di me e mi scopro un vigliacco, un ipocrita, un egoista, un invidioso, provo tanta vergogna, eppure non mi abbatto, so che posso riabilitarmi perché Gesù prende su di se tutte le mie colpe, ma devo fare di tutto per non offenderlo più. Dammi retta, amico mio, è bello camminare con Cristo, perché i pesi che porti li potrai dividere con Lui e alla  fine del viaggio non sarai neppure stanco, anzi continuerai a sentire la sua voce che ti dice: "Coraggio, figlio mio, tu ce la farai. Cammina, troverai la sorgente che ho preparata per te. La mia acqua non solo ti disseterà, ma ti farà creatura nuova; pura e immacolata, perché la mia acqua scende dallo Spirito Santo, sana, rinnova e redime".   
E allora è tempo che tu rifletta su queste parole e ti chieda se su questa terra sei sperduto, solo, abbandonato da tutti, soggetto a grandi sofferenze, oppure sei un figlio prediletto, inseguito dall'amore di Cristo , plasmato dallo Spirito Santo, cullato dalla grazia di Dio, benedetto dal dolce sguardo di Maria. Io ti assicuro che tu sei una creatura su cui Cristo ha scommesso la propria vita, non dimenticarlo mai Anche se tu volessi rinunciare all'amore di Dio, Cristo ti inseguirebbe fino all'ultimo respiro.

                                                                  Salvatore Li Bassi

XXII CONVOCAZIONE NAZIONALE

Rimini, 29 Aprile - 2 Maggio 1999


PROGRAMMA TRENO VERDE   -
Partenza da Palermo martedì 27 aprile. Arrivo a Palermo lunedì 3 maggio

PROGRAMMA TRENO AZZURRO
Partenza da Palermo mercoledì  28 aprile. Arrivo a Palermo lunedì  3 maggio.

Il programma particolareggiato è visibile presso la bacheca dei Serv. Apostolato Stampa alla Noce e a Margifaraci.

Per informazioni rivolgersi alla Segreteria Regionale del R.n.S. - Palermo 091.6822335



L'ANGOLO DELLA TESTIMONIANZA
Suor MARIA GORETTI a Padre MATTEO

Makoua, novembre 1998

Caro P. Matteo,

mi hai dato una gioia tanto grande registrandomi le tue parole.
Sai, quando ascoltavo la cassetta ero sdraiata nel letto, al momento del riposo, e quando ho sentito la tua voce ho fatto un salto, proprio come se tu fossi lì, e quando hai detto che mandavi un angelo a mandarmi la tua benedizione, davvero mi sentivo (non lo so) in cielo per la gioia!
Ti ringrazio tantissimo, Padre Matteo; anche tu mi sei caro; mi sei vicino nelle preghiere, cioè sei nelle mie preghiere e ti sento tanto vicino.
Sono anche emozionata... non so perché! ... Salutami tutti i fratelli del Gruppo. Non dimenticatevi che io sono figlia del vostro Gruppo, che ho conosciuto Gesù grazie a voi, e quindi avete l'obbligo... (lo dico scherzando, ma è un pò vero), avete l'obbligo di continuare ad assistermi con le vostre preghiere, perché voi sapete bene che dei genitori non possono dimenticare un figlio perché è lontano, e quindi
voi mi avete generata alla Grazia. . . Tu in particolare, con la tua preghiera, con i tuoi insegnamenti e con la tua dolcezza paterna hai veramente riempito il mio cuore di giovane ragazza che veniva piano piano trasportata verso il suo Sposo...
Hai avuto un compito tanto importante e io ci tengo a dire che tu sei per me come un Padre, un Padre spirituale che rimani sempre tanto importante per me.
Ti ringrazio sempre per ciò che tu hai fatto. Ti ringrazio sempre per quel momento in cui hai poggiato le mani su di me il giorno della mia effusione dicendomi delle parole profetiche che sono per me un poco come la base di tutto ciò che oggi vivo.
Quindi ancora grazie; ti abbraccio e conto sulla tua benedizione e sulla tua preghiera.
Un caro saluto a tutti i fratelli.

(Trascrizione da una cassetta inviata dalla Missione di Makoua (Congo).



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Venerdì 19 febbraio 1999, alle ore 18, presso l'Ist. Maria Ausiliatrice, in Via Sampolo 69, P. Matteo La Grua presenterà il libro
Signore, non nascondermi il tuo volto, di  Salvatore Li Bassi.

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PUREZZA DEL MIO DIO

(Poesia scritta per la festa della Trasfigurazione) 6 agosto 1997


Bello e candido Giglio
amato del mio cuore,
gioia, riposo, amore,
luce di eterno candore!

Volgo il mio sguardo rapito
per contemplarti ognor
e il mio anelito si elèva al Cielo,
aspiro al tuo Sommo Splendor.

Povera e misera qual sono
non temo di ammirare
l'immensa bellezza di Dio
e mi lascio inebriare.

L'acqua che sgorga nel fiume,
la bianca luna serale,
l'angelico giglio del campo
mi fanno ancor più sospirare.

Se tale bellezza ha il Creato,
se tanta innocenza traspare,
qual sarà mai la purezza
dell'Artefice di sì bel Reame?

Purezza, purezza di Dio,
fai sì che pure il mio cuore
si apra come un bel giglio
per accogliere la rugiada del tuo Amore.

Ti amo, o Figlio unico
dell'eterna e santa Purezza,
Agnello Immolato per noi,
Gesù, Dio di eterna bellezza.

Dio Padre amabilissimo,
Gesù mio Salvatore,
Spirito di Luce, inondatemi
assorbitemi nell'Eterno Vostro Amore…

(Da Suor Maria Goretti,
Canti e poesie per Colui che il mio cuore ama)



Recapito: Parrocchia S. Cuore - Piazza Noce - PALERMO
Pro manuscripto ad uso interno del gruppi R.n.S.


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