E' nato il bambino Gesù

La preghiera vera
a cura di padre Matteo La Grua

Avviso importante
di padre Matteo La Grua

Scherzare col fuoco:"I pericoli delle sedute spiritiche"
di Luigi Ricotta

Ninna nanna di Natali
Canto popolare siciliano

Attività ministeriale del gruppo "Noce"

Gli strumenti dell'evangelizzazione

E NATO IL BAMBINO GESU'



Correte a Giuseppe e a Maria,
correte alla grotta di Dio,
correte, pastori del mondo,
è nato il Bambino Gesù.

Già suona la squilla, di pace,
è sorta la nuova aurora;
correte, lodate il Signore,
è nato il Bambino Gesù.

E' nato, è venuto nel mondo
per dare al suo popolo pace;
è nata la Stella d'Oriente,
venite, adorate Gesù.

Venite, venite, venite,
guardate il suo volto divino,
guardatelo il dolce Bambino,
guardatelo il dolce Gesù.

E' posto così, in una grotta,
giacente a ridosso di un muro;
soltanto chi ha l'animo puro
possiede il Bambino Gesù
.

Venite ciascuno alla grotta,
ognuno mi porti un suo dono;
Io porto per tutti il perdono,
Io porto il gran Cuor di Gesù.

Venite, pastori del mondo,
amatemi sempre di più;
offritemi i vostri dolori:
Io sono il gran Cuor di Gesù...

Vogliate, pertanto, ogni giorno,
chiamare e invocare il mio Nome;
chiamatelo, ovunque, con fede,
il vostro Divino Gesù.

Le grazie verranno copiose,
avrà ciascheduno un suo dono;
verranno, con gli angeli, a voi
le grazie del vostro Gesù.

                               
Buon Natale e felice Anno Nuovo



Lettera ai fratelli del gruppo
LA PREGHIERA VERA


Carissimi, è l'Anno del Padre.
Il Padre cerca adoratori "veri", che lo adorino in Spirito e Verità (cfr. .Gv. 4, 23). Spesso ci sfugge il senso della preghiera "vera", che per essere "filiale" deve essere fatta nel Figlio, nel "nome" di Gesù, l'unico che ci ha rivelato il volto del Padre e in cui abbiamo accesso al Padre, l'unico che ci ha dato lo Spirito, principio della vita nuova e animatore del culto "vero" al Padre. Egli permea. tutta la Chiesa Corpo di Cristo e la mette in preghiera. E' Lui che prega in ciascuno di noi e ci mette in relazione comunionale con il Padre, il Figlio e Se Stesso.
Spesso ci sfugge il senso del "colloquio" che per essere vero, ha bisogno di conoscenza: conoscenza, nella luce dello Spirito, dei nostri limiti umani; dell'umiltà più profonda che ci fa partecipare dell'umiltà di Cristo; e ci mette a conoscenza della grandezza e dell'amore di Dio, compartecipata a noi dallo stesso Cristo.
Tutto questo comporta un profondo silenzio interiore. Diceva Gesù: "Quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto, e il Padre tuo che vede nel
segreto ti
ricompenserà" (Mt. 6,6). Il segreto della preghiera sta appunto nel "segreto", nel segreto della camera chiusa, nel segreto del
cuore, il luogo inaccessibile agli altri, ed anche alla nostra ragione, e aperto solo a Dio; il luogo della "verità" il luogo della "decisione",  dell'incontro con Dio.
Questo entrare
nel profondo, dove sgorga l'acqua viva e dove la sete dell'uomo si incontra con la sete di Dio, non è facile, e bisogna lottare quotidianamente per raggiungere la profondità del pozzo e sostare in essa. La preghiera "vera" è allora frutto di un combattimento spirituale contro noi stessi, che siamo attratti dalla "periferia", dalla "superficie", dove giungono le voci allettanti della carne e del mondo, dove siamo invitati continuamente a fare altro, mentre l'opera principale è "fare" noi stessi e "farci" in Dio.
Cari fratelli, i pericoli che noi corriamo (noi chiamati ad essere uomini di preghiera, esperti di preghiera), sono principalmente due: le lunghe preghiere ripetute ogni giorno, recitate labialmente, a anche costruite da noi secondo modelli stereotipati, e le molte devozioni, rapide e superficiali. Li chiamo pericoli perché possono darci l'illusione di pregate "veramente" e possono essere come l'oppio che addormenta la preghiera e addormenta la vita spirituale, quando non la uccide. Incorriamo nel primo pericolo quando recitiamo
senza viverle le preghiere prescritte o consigliate secondo il nostro stato di vita, o quando partecipiamo fiaccamente (anche come animatori) alle preghiere comunitarie di lode o di intercessione nelle nostre assemblee di preghiera. Si avverte subito quando la preghiera nasce, anche se stentatamente, dal cuore o quando è formulata dalla nostra ragione, permeata di concetti anche dottrinali e venata dal nostro sentimento. Le lunghe e belle preghiere non sono la "preghiera". E' interessante notare che nella S. Scrittura grandi personaggi come Mosè ed Elia, o come lo Stesso Gesù hanno in bocca preghiere brevi. Il Padre nostro e una preghiera breve, ma la più densa e completa: Gesù insegnandola agli apostoli,  la opponeva alle lunghe preghiere degli "ipocriti" o dei "pagani", i quali credono di essere ascoltati a forza di parole" (Mt. 6, 7)
La  preghiera breve, nei grandi personaggi di preghiera, è come un gettito d'acqua in un
geyser, come un 'esplosione incandescente in un vulcano: sotto c'è una massa d'acqua bollente, o un magma di fuoco.
Carissimi fratelli, fissiamo gli occhi su Gesù, il vero adoratore del Padre.  Lui era la preghiera vivente, e nello Spirito era un continuo immergersi nel Padre. Trovava nelle lunghe notti il tempo per pregare è alimentare la fiamma, trovava nella solitudine, nei luoghi deserti, il luogo dove sostare, lontano dal chiasso  e dagli uomini per assorbire il Padre e parlare di Lui agli uomini. Questo luogo e questo tempo debbono essere trovati da noi ad ogni costo, pena il nostro esaurimento spirituale. La mancanza di entusiasmo, il raffreddamento nella carità fraterna, l'intiepidimento della nostra vita, il decadimento dei carismi dipendono dalla mancanza di preghiera personale. Le
molte devozioni possono essere un sintomo di ritorno al passato, un rifugiarsi in pratiche che alimentano la nostra sensibilità, ma non alimentano la nostra "preghiera". Corriamo il rischio di ritrovarci a mani vuote a furia di fare atti di consacrazione, tridui, novene a tutte le "Madonne" e a tutti i Santi.
Chiediamo al Signore la "vera" preghiera, che se è un dono di Dio è anche un impegno duro da parte nostra.
Quello che dico a voi lo dico prima a me. Il primo a piangere sono io, che dovrei impiegare più tempo a pregare, che dovrei allontanarmi dalle persone e dalle cose per pregare.
Torno a ripetere che il segreto della vita nello Spirito è la
preghiera personale, il segreto della nostra efficacia nell'azione è la preghiera personale, il segreto della nostra santificazione "senza la quale non c'è salvezza" (cfr. Ebrei ~12,14) è la preghiera personale.
La parola d'ordine, se così possiamo dire, per celebrare l'Anno del Padre e ritornare a Lui è e deve essere la preghiera personale.

Vostro carissimo
Padre Matteo La Grua


ATTENZIONE
Avviso importante di padre Matteo La Grua


Tengo a precisare quello che più volte ho detto, anche dall'altare:

1) Nessuno è autorizzato a fare preghiere, come facente parte del mio gruppo, su qualsiasi persona, nè tanto meno a fare preghiere di liberazione o dl esorcismo. Attenti agli imbroglioni.
2) Nessuno è incaricato da me a fare raccolte in denaro o in natura, per conto mio o per conto di altri. Attenti ai truffatori.
3) Nessuno è invitato a lasciare un'offerta, anche minima, per preghiere di intercessione fatte da me o da altri del gruppo orante. Anzi si prega chi riceve qualche preghiera di non lasciare alcuna offerta, nè in denaro nè in natura, quasi a disobbligarsi. "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date", dice il Signore. Attenti ai sofisticatori.


                                                                                 Padre Matteo la Grua.



SCHERZARE COL FUOCO



Alcuni studenti di un istituto superiore di Palermo hanno atteso, giorni fa, il ritorno da Ragusa di P. Matteo, rientrato alle 11 di notte, per chiedere di essere esorcizzati.
Erano, da giorni, in condizioni di grave squilibrio mentale, con turbe di vario tipo (allucinazioni, insonnia, disorientamento ecc.).
Che cosa era successo? A scuola, durante 1'occupazione dell'istituto, avevano fatto, di notte, sedute spiritiche. Nel luogo dove le hanno fatte si sono verificati fenomeni strani, come pure, contemporaneamente, in casa di qualcuno di loro, mentre i familiari erano ignari di quanto stava accadendo a scuola. Padre Matteo ha pregato su questi ragazzi. L'indomani sono tornati per continuare le preghiere. Ora stanno meglio. Fin qui la cronaca.
Devo aggiungere che, nelle scuole, purtroppo, (ed anche altrove) questi fatti accadono più spesso di quanto non sembri.
Ragazzi o ragazze che assistono in famiglia a sedute spiritiche, pratiche magiche ecc. (come se fossero giochi da salotto ), qualche volta, in assenza dell'insegnante, le ripetono in classe coi compagni. Le conseguenze, per quelli che vi partecipano (anche per curiosità) talvolta si verificano subito, altre volte a distanza di tempo, ma sempre. I luoghi dove si fanno queste pratiche rimangono infestati da presenze negative. Possono verificarsi fenomeni strani, o a scuola o nelle abitazioni di chi vi partecipa. Possono insorgere allucinazioni, insonnie, depressioni, rifiuto della fede o delle pratiche religiose, dissidi in famiglia, inclinazione alla violenza, alla droga, al suicidio, perdita dell'equilibrio e della pace interiore.
Ho conosciuto ragazzi e ragazze che, per aver partecipato a queste sedute, non hanno avuto più la capacità di studiare e si sono dovuti ritirare dalla scuola.       
Altri, per fortuna, per riacquistare l'equilibrio e la serenità, si sono avvicinati al Signore ed è stata loro salvezza. Tanti che oggi frequentano i nostri gruppi di Rinnovamento potrebbero testimoniare di essere passati da simili dolorose esperienze. C'è allora un avvertimento da dare ai giovani, ed anche ai meno giovani:
non si deve scherzare col fuoco!…
Dio detesta chi pratica magia, stregoneria, spiritismo, satanismo e simili sacrilegi. Chi vi si accosta lo fa, con grave rischio e pericolo: in questo mondo e per la vita eterna.
Leggiamo nella Bibbia:
"Non praticherete alcuna sorta di divinazione o di magia. . . non vi rivolgete ai negromanti né agli indovini;. non li consultate per non contaminarvi per mezzo loro" (Lev. 19, 26-31).
"Se un uomo si rivolge ai negromanti o agli indovini per darsi alle superstizioni ,dietro a loro, io volgerò la faccia contro quella persona e la eliminerò dal suo popolo. Santificatevi dunque e siate santi perché io sono il Signore vostro Dio" (Lev. 20, 6-7).
"Non si trovi in mezzo a te . . . chi esercita la divinazione o il sortilegio. .  o la magia;. né chi faccia incantesimi né chi consulti gli spiriti o gli indovini né chi interroghi i morti perché, chiunque fa queste cose è in abominio at Signore" (Deut;18, 10-12)..
E ancora,
in Apocalisse 22,15: "Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolàtri e chiunque ama e pratica la menzogna!".
Dio ci ammonisce per salvarci. E Gesù, nostro Salvatore, proprio nell'Epilogo dell'Apocalisse; dice:
"Io, Gesù, ho mandato il mio angelo, per testimoniare a voi queste cose. . . Chi ha sete venga; chi vuole attinga gratuitamente l'acqua della. vita.".
(Ap. 22, 16-17).
Cerchiamo dunque non il veleno della morte, ma
l'acqua della vita; perché Dio, nostro Padre, che ci ama, non vuole la morte del peccatore, ma desidera che si converta e viva!

                                                                   Luigi Ricotta


NINNA NANNA DI NATALI


'Nta 'na grutta fridda friddq,
'n menzu a un vOi e a n 'asineddu,
a la luci di 'na stidda,
nascìu Gèsu Bammineddu.

'Ntra li gioi e l'alligrizzi
San Giuseppi l'annacàva;
'ntra li baci e li carizzi
la Mammùzza cci cantava:

- Cori duci di la mamma,
dormi, dormi e fai la nanna!
chiùi l'ucchiuzzi beddi tò,
dormi, nicu, e fai la vò!

Chiùi l'ucchiuzzi beddi tò,
dormi, nicu, e fai la vò.

(Canto popolare siciliano)





ATTIVITA'  MINISTERIALE
DEL GRUPPO "NOCE"
MINISTERO DI INTERCESSIONE
PER I SOFFERENTI


Il servizio di intercessione per i sofferenti continua sempre con generoso impegno da parte degli addetti alla preghiera e al servizio di ascolto e di accoglienza.
Per dare un quadro riassuntivo dell'afflusso e del servizio, riportiamo i seguenti dati relativi al mese di
Novembre.
Servizio del Lunedì
(ogni Lunedì)
Persone presenti alla preghiera nel salone c. 300. (media mensile circa 1.200)
Intenzioni di preghiere raccolte durante il servizio. c.
250 (media mensile circa 1.000)
Servizio del Giovedì (ogni Giovedì) Persone presenti alla preghiera nel salone nn. 500-700 (media mensile circa 2.000-2.800) Intenzioni di preghiere raccolte durante il servizio c. 500 (media mensile circa 2.000) Persone provenienti da fuori Palermo ascoltate singolarmente c. 120 (media mensile circa 480~500)
Servizio del Sabato (ogni Sabato) Persone presenti alla preghiera c. 1.000 (media mensile 4.000)
Intenzioni raccolte durante la preghiera c. 700 (media mensile 2.800)
Gruppi di ascolto e di intercessione: persone singole 60-70 (media mensile 240-280)
Servizio telefonico "Ascolto"
Numero delle telefonate con servizio di evangelizzazione e consolazione (su tre linee) circa 100 -150 al giorno (media mensile 3.000 - 4.500) Richieste telefoniche di preghiera, trascritte su fogli, c. 1000 per settimana (media mensile 4.000) Persone ascoltate nei gruppetti di preghiera lunedì e venerdì
Tre gruppi di ascolto per un totale settimanale di c. 100 persone ascoltate (media mensile 400 persone) Persone ascoltate ogni giorno da P. Matteo (c. 60 - 80) (media mensile 4.000 circa).
Servizio per la liberazione (ogni martedì) Persone recuperate, salvate, confessate,. circa 10 ogni martedì (media mensile 40) oltre. a quelli che, saltuariamente, vengono in altri giorni, a tutte le ore, soprattutto serali.



GLI STRUMENTI DELL'EVANGELIZZAZIONE



La parola (del sacerdote o del fratello) per i presenti che ascoltano

il libro (o la cassetta), per gli assenti, i distratti, i lontani...., per chi vuole approfondire

La preghiera (singola o comunitaria), per la conversione dei peccatori

L'aiuto ai poveri, ai sofferenti, ai missionari, per vivere le opere di misericordia

L'offerta delle sofferenze a Dio, per la salvezza delle anime

La testimonianza della vita, vivendo da veri cristiani,. per essere, "sale della terra, luce del mondo"


TANTI MEZZI, UN UNICO FINE: PORTARE ANIME A CRISTO! ...



Evangelizza anche tu. Porta anche tu, in mezzo ai tuoi fratelli, l'annuncio della salvezza: con la parola, con gli scritti, con la preghiera, con le buone opere, con l'offerta a Dio delle tue sofferenze, con la testimonianza della tua vita.

Devi essere, anche tu, in mezzo ai tuoi fratelli, "sale della terra, luce del mondo" ... Gesù lo vuole!

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